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L’Aquabike da soccorso, un mezzo poliedrico ma che va saputo utilizzare - 11 November 2010

Le recenti calamità che hanno pesantemente segnato e coinvolto il nostro paese da nord a sud, ha nuovamente portato alla ribalta la necessità di poter contare su uomini e mezzi in grado di gestire questi cataclismi ormai molto frequenti e disastrosi.
L’ottimo lavoro svolto dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione civile a volte risulta non adeguato o insufficiente in relazione allo scenario cui si deve far fronte talvolta anche con mezzi non esattamente creati per quel determinato intervento.
Ad oggi fortunatamente l’uomo può contare su una gamma di attrezzature e sistemi di soccorso sempre più appropriati e questo fa si che i tempi ed i rischi vengano drasticamente ridotti.
Naturalmente tutti i mezzi a disposizione degli Enti preposti devono essere condotti o utilizzati da personale preventivamente preparato e in grado di risolvere situazioni altrimenti disperate. Si rende necessaria la creazione di una qualifica professionale e riconosciuta da integrare alla patente nautica, ad oggi unico requisito richiesto per la conduzione di questi mezzi. 
L’errore umano infatti rimane uno dei fattori principali del fallimento di molte operazioni di soccorso, e questo a causa di operatori non in grado di gestire una determinata situazione.
Questa carenza viene riscontrata in maniera ancora più sensibile quando si tratta di aquabike (moto d’acqua) da soccorso, dato che ad oggi i corsi professionali per l’utilizzo di questi mezzi in caso di emergenza, non sono comunque obbligatori. Questa problematica fa si che in molti casi dove un’aquabike potrebbe essere la soluzione più idonea, questa non venga presa in considerazione oppure impiegata in maniera erronea, quindi con risultati scarsi se non controproducenti.
In scenari paritetici a quelli riscontrati in questi ultimi giorni l’utilizzo delle aquabike si sono rivelate un valido supporto al personale coinvolto nelle operazioni di ricerca e soccorso, questo grazie anche alla professionalità degli operatori, che ben conoscevano le potenzialità ma soprattutto i limiti di questi mezzi, che in situazioni di corrente forte e di pieno carico necessitano di un’abilità non indifferente e impossibile da inventarsi. E’ un dato di fatto che un mezzo è performante in relazione all’abilità di chi lo conduce Ricordiamoci inoltre che un Istruttore è responsabile dell’operato futuro dei propri allievi, per questo motivo deve essere in grado di trasmettere tutte quelle informazioni utili ed indispensabili per la sicurezza degli operatori ed il successo della missione, informazioni che non possono derivare solamente dalla lettura di un manuale, ma dall’esperienza appresa attraverso ore ed ore di pratica in acqua.

Video K38 Uragano Katrina

Uragano Katrina 1